L’aloe è una pianta appartenente alla famiglia delle Liliaceae caratteristica delle regioni molto aride proprio grazie alla sua succulenza, o capacità
di immagazzinare acqua.
L’utilizzo dell‘aloe è antichissimo, veniva coltivata e usata già 2000 anni a.C. in Mesopotamia come rilevano alcune tavolette d’argilla con testo cuneiforme ritrovate alla fine dell’Ottocento a Nippur; testimonianze ci riportano che anche la cultura Assiro-Babilonese ne faceva largo uso per curare i problemi digestivi e in Egitto veniva usata per le sue proprietà terapeutiche, per l’imbalsamazione (molto importante per la cultura egizia) e piantata come porta fortuna.
Si trovano riscontri anche all’interno della Bibbia: “Anche Nicodemo quello che da principio era andato di notte da Gesù, venne portando una mistura di mirra e d’aloe, quasi cento libbre” (Giovanni, cap. 19, vers. 39) o “Mirra, Aloe e Cassia olezzano le tue vesti” (Salmi, cap. 45, vers. 9).
Perfino il padre della medicina moderna Ippocrate ne parla nei suoi libri lodandone le proprietà antisettiche, rigeneranti, cicatrizzanti, antiinfiammatorie (come del resto Discoride nel suo “de materia medica”).
Per molti anni la nostra cultura evoluta ne ha perso le tracce, riscoprendole negli ultimi decenni, precisamente nel 1959 per merito di un farmacista texano, anno in cui gli Stati Uniti ne confermarono le sue proprietà in caso di ustione.
L’aloe è una pianta straordinaria, gli antichi lo sapevano bene e la utilizzavano molto proprio per le sue meravigliose proprietà; oggi con le moderne tecnologie si sono scoperte 3 caratteristiche fondamentali dell’aloe: la prima riguarda la presenza di un gruppo di zuccheri complessi mucopolisaccaridi che, grazie alla sua capacità filmogena rende l’aloe un ottimo gastroprotettore; inoltre questi zuccheri complessi stimolano in modo meraviglioso il sistema immunitario.
In secondo luogo è bene ricordare che l’aloe è una sostanza lassativa e riparatrice, capace di consigliare al corpo come espellere nel migliore dei modi ciò che lo intossica.
Come ultima breve considerazione vorrei portare alla vostra attenzione un concetto che spesso viene travisato: l’aloe ha un contenuto di circa 150 sostanze nutritive diverse, ma in piccole quantità; per questo motivo la comunità scientifica non ha mai preso seriamente questo dato di fatto.
L’omeopatia ci insegna però che spesso e volentieri il corpo preferisce avere solamente un microimput di sali minerali e vitamine piuttosto delle grandi abbuffate che tanto vanno di moda oggi, quindi questo pregiudizio andrebbe rivalutato in altri termini.
Esistono diverse specie di aloe, tutte posseggono qualità similari, ma ogni specie presenta delle proprietà particolari; tra le principali varietà di aloe, quelle più utilizzate sono: l’aloe vera o barbadensis, l’aloe arborescens, l’aloe ferox e l’aloe chinensis; secondariamente troviamo anche l’aloe variegata, aloe aristata, aloe ciliaris, humilis, striata e abyssinica.
Abbiamo elencato le caratteristiche generali dell’aloe, ma per poter descrivere ogni singola caratteristica di ogni singola specie di aloe non basterebbe un libro intero.
Le proprietà dell’aloe sono moltissime e alcune di esse sono state riconosciute in parecchi stati nel mondo.
Riassumendo le principali, in base alle tipologie di aloe utilizzate sono:
Antiinfiammatoria
Disintossicante dalle tossine
Rigenerante dell’epitelio
Idratante e antipiretica
Cura contro le ustioni e aiuta a cicatrizzare la pelle
Antiprurito
L’aloe arborescens sembra avere proprietà anti-tumorali
Aiuta il sistema immunitario contro la crescita di funghi, virus e batteri
Protezione gastrica, epatica, renale e pancreatica
Regolazione del colesterolo e trigliceridi
Regolazione del glucosio nel sangue
Regolarizzazione Na / K, Ca / Mg
Tutte queste proprietà sono utili e vengono utilizzate sotto consiglio di medici e professionisti del settore come ausilio alla cura di:
Alitosi
Allergia alle fragole
Appetito
Colite
Depressione
Diabete e ipo/iperglicemia
Diarrea
Difficoltà digestive (iperacidità)
Esofagite
Gastrite
Indigestione
Intestino pigro
Mal di denti
Meteorismo
Stipsi
Stomatite
Ulcera duodenale
Mi sento di ricordare che purtroppo ancora oggi il business che gira intorno all’aloe è molto grande e non tutti i produttori, come in tutto ciò che riguarda il soldo, sono sinceri sulla composizione dei prodotti che vendono: vi consiglio perciò di leggere bene le etichette e le percentuali di aloe contenute.
Bisogna quindi stare sempre e comunque attenti all’assunzione di prodotti a base di aloe in quanto se non controllata può avere effetti indesiderati (lassativo ed irritativo del colon).
L’aloe Barbadensis, Chinensis, Ferox ed Arborescens secondo il mio parere e la mia esperienza sono le tipologie migliori di aloe.