Colesterolo: tutto quello che devi sapere

Colesterolo

Il colesterolo è erroneamente considerato un grasso in quanto in realtà è un sterolo naturalmente presente nel nostro corpo, che svolge funzioni fondamentali per la vita animale e quindi anche per la nostra (siamo pur sempre appartenenti al regno animale). Questa molecola lipidica sterolica è tipica degli animali, specialmente vertebrati nei quali è presente specialmente nel cervello, nella bile e nel sangue, ma è riscontrabile solo in tracce nei vegetali insieme ad altre molecole con struttura similare come le fitostine e i fitosteroli.

A cosa serve

Il colesterolo svolge diverse attività indispensabili per la nostra salute e per il corretto funzionamento del nostro organismo e per questo motivo non deve essere visto come un nemico:

  • è un elemento importante nella digestione in quanto viene trasformato dal fegato in sali biliari
  • partecipa alla formazione della vitamina D quando la pelle è esposta al sole
  • è importante per la costruzione e la riparazione delle pareti cellulari
  • regola le sostanze messaggere nella membrana cellulare
  • favorisce il sistema nervoso
  • è contenuto nell’emoglobina
  • è essenziale per il corretto sviluppo embrionale in gravidanza
  • permette la formazione, a livello delle ghiandole sessuali e surrenali di alcuni ormoni basilari del corpo (come testosterone, androgeni, estrogeni e progesterone)

Da dove proviene il colesterolo?

La produzione di colesterolo a differenza di quello che si pensi avviene principalmente internamente al nostro organismo e solo un massimo del 20% (più probabilmente del 10-15%) viene introdotto e assimilato attraverso l’alimentazione. La percentuale rimanente è quindi definita endogeno e viene prodotto direttamente dal nostro corpo e in particolare dal fegato e dalla corteccia surrenale.

Gli alimenti che contengono la maggior quantità di colesterolo sono le cervella, il tuorlo dell’uovo, burro, salumi. Ovviamente esistono una miriade di altri alimenti, per lo più animali, che lo contengono e verso cui bisognerebbe avere un occhio di riguardo.

Colesterolo buono e cattivo

Quante volte avete sentito parlare il vicino di casa, la bella conduttrice televisiva o lo specialista di turno della distinzione tra colesterolo buono e cattivo? Questa distinzione in realtà non riguarda il colesterolo in sé, ma le proteine a cui si lega nel nostro organismo: abbiamo quindi le proteine HDL (quelle buone) e le proteine LDL (quelle cattive).

Ma perché le LDL sono “cattive”? In realtà il loro lavoro è molto importante perché distribuiscono il colesterolo alle cellule, ma svolgendo questa azione, purtroppo, parte di esso si deposita sulle pareti interne delle arterie formando le famigerate placche.

Il colesterolo HDL a questo punto fa il lavoro dello spazzino che elimina questi depositi pulendo i vasi e riportando il colesterolo al fegato per essere metabolizzato.

Da questo si può dedurre che la vecchia concezione che calcolava come fattore di rischio principale il colesterolo totale ha meno valore rispetto al rapporto tra quest’ultimo e quello HDL.

Questo rapporto prende il nome di indice di rischio cardiovascolare e nell’uomo deve essere inferiore a 5 e nelle donne inferiore a 4,5; questo vuol dire che un uomo con colesterolo totale a 270 e HDL a 80 ha un indice di rischio di 3,38 molto più positivo di un soggetto con colesterolo totale a 210 e HDL a 42 il cui indice di rischio è 5.

Il colesterolo LDL è davvero cattivo?

Abbiamo parlato brevemente di placche nelle arterie e della loro relazione con l’LDL, ma se andiamo ad esaminare meglio questo fattore scopriamo che il colesterolo si attacca alle pareti del vaso solo nel momento in cui è presente una infiammazione che richiama linfociti i quali attaccano il colesterolo e altre sostanza.

Quindi il colesterolo non viene più inquadrato come fattore di rischio principale, in quanto l’attività LDL dovrebbe venir sempre compensata dal lavoro del colesterolo HDL; di conseguenza i fattori di rischio più importanti diventano:

  • fumo
  • diabete
  • ipertensione
  • sedentarietà
  • obesità

Quindi se volete diminuire la vostra percentuale di un evento cardiovascolare (ancora la prima causa di morte) mantenete un stile di vita più corretto, uscite a camminare o correre e muovetevi tutti i giorni; infine abbiate cura di seguire una alimentazione corretta, non tanto per diminuire il colesterolo (che abbiamo visto incide massimo per un 20% sul totale), ma più che altro per combattere l’obesità e l’ipertensione.

Esistono però dei rimedi naturali che permettono di controllare anche il colesterolo endogeno, quello cioè prodotto dal nostro organismo.