La gastrite è una infiammazione dello stomaco che compromette la corretta fisiologia della digestione, andando molte volte a intaccare anche l’intestino, diventando cioè una gastroenterite.
Le cause della gastrite sono molte: tra le molte sicuramente una delle più importante è la dieta.
L’alimentazione in caso di gastrite è infatti fondamentale, continuare a seguire le cattive abitudini può essere deleterio e i soli farmaci in genere non riescono a eliminare il problema.
Quando parliamo di dieta per la gastrite parliamo essenzialmente di due componenti:
- Cosa mangiare
- Regole nutrizionali
Cosa mangiare e non mangiare in caso di gastrite
Il titolo spiega già di cosa andiamo a parlare: è importante sapere cosa si può tranquillamente mangiare e cosa è meglio limitare o addirittura evitare quando abbiamo i tipici sintomi della gastrite.
Partiamo con gli alimenti consigliati:
- Bevande: acqua naturale NON gasata (meglio se dinamizzata), camomilla, tisane e infusi (preparate con melissa, finocchio, liquirizia, malva), centrifughe (carote, patate).
- Pane e pasta: pane ben cotto anche abbrustolito e con poca mollica, riso e pasta conditi con olio extravergine d’oliva a crudo senza soffritti.
- Altri primi piatti: minestre di verdure, vellutate di carote e patate, minestre di riso, semola in brodo; le minestre devono essere preparate con acqua o brodo vegetale.
- Carne: solo carne bianca leggera e non tutti i giorni e preparata con metodi di cottura leggeri (al vapore, bollitura, griglia senza bruciare la carne), saltuariamente carne rossa come quella di manzo.
- Pesce: magro come sogliola e orata lesso o ai ferri con olio a crudo.
- Condimenti: olio extravergine d’oliva.
- Uova: cotte, alla coque o in camicia.
- Verdura: cotte, carote, patate, ortiche, finocchi, zucchine, insalata verde a foglia tenera.
- Frutta: cotta, molto matura in particolare mele e pere.
- Lievito madre fatto in casa
E adesso le note dolenti, gli alimenti sconsigliati:
- Bevande: acqua frizzante, bevande gassate, latte, tè, caffè, alcolici, vino, birra, superalcolici, liquori e bevande troppo calde o troppo fredde.
- Pane e pasta: poco cotti, pane poco lievitato, mollica, conditi con soffritti, sughi, ragù ecc
- Altri primi: brodo di carne, minestroni con carne di maiale.
- Carne: maiale, limitato consumo di carni rosse, carni salate, affumicate o poco cotte, salumi e insaccati, animelle, cervella, trippa, anatra, oca e selvaggina.
- Latticini, formaggi specialmente se fermentati, piccanti o troppo salati.
- Pesce: grasso come salmone e anguilla, salato come acciughe, aringhe e sardine, crostacei e molluschi.
- Lievito di birra
- Uova: fritte o sode.
- Condimenti: burro, strutto, lardo, spezie come il peperoncino, olio fritto e fritti in generale.
- Verdura: pomodori, peperoni, melanzane, carciofi, cavoli, legumi non passati, aglio e cipolle con moderazione.
- Frutta: frutta poco matura, limoni, arance e pompelmi e tutta la frutta acida; frutta secca per l’alto contenuto di grassi e proteine (ad eccezione di anacardi e mandorle).
- Altri alimenti a cui prestare attenzione: cioccolato, dolci, gelati, frutta candita, salse piccanti, senape, maionese, ketchup, mostarda, paprika, noce moscata e zafferano.
Regole nutrizionali in caso di gastrite (e non solo)
Mangiare lentamente e masticare per almeno 10 secondi a ogni boccone: la digestione inizia in bocca con la masticazione (atto fondamentale anche per la postura per esempio) e con la salivazione. Questi due fattori di fatto rendono il lavoro dello stomaco più agevole, riducendo i tempi di permanenza del cibo nello stesso. In mancanza di queste funzioni fondamentali lo stomaco si trova costretto a dover lavorare molto di più del normale, rallentando di fatto la digestione.
Mangiare in un ambiente rilassato, prendendosi i dovuti tempi per il pasto: mangiare quando si è nervosi e stressati impedisce il corretto afflusso sanguigno agli organi addominali che quindi non riescono a svolgere il loro lavoro come si dovrebbe. Stress e ansia sono, ricordiamolo sempre, molto in relazione con lo stomaco, sia come organo che come meridiano energetico.
Bere molta acqua, meglio se dinamizzata (vedi anche idrocolonterapia), ma lontano dai pasti: un eccesso di acqua nello stomaco diluisce i succhi gastrici rendendo di fatto la digestione meno efficace. Una maggiore idratazione porta anche a un miglior funzionamento di tutto l’apparato gastrointestinale.
Mangiare poco, spesso ed evitando le grandi abbuffate: tutte le persone dovrebbero mangiare in questo modo, ma in particolare chi soffre di gastrite dovrebbe stare molto attento per evitare episodi sgradevoli di bruciori e di reflusso.
Ripartire durante tutto l’arco della giornata i pasti in modo corretto risulta quindi essere una parte essenziale nella dieta in caso di gastrite: in particolare mai saltare la colazione che anzi dovrebbero essere il pasto più nutriente della giornata, mentre è importante rimanere leggeri a cena.
Gli spuntini servono a impedire un aumento dell’acidità e quindi è buona norma farli uno alla mattina e uno nel pomeriggio. Per lo stesso motivo è assolutamente sconsigliato saltare i pasti o digiunare (almeno che non si sia seguiti da uno specialista).
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