Dormire bene è molto importante, per la salute del corpo e per il benessere della mente.
Oltre a dormire il giusto numero di ore durante la notte è essenziale assumere e mantenere una posizione e una postura il più corretta possibile per evitare spiacevoli disturbi.
I disturbi più comuni legati a una postura errata nel sonno
Dormire per diverse ore ogni notte nella posizione sbagliata può causare non pochi problemi.
Il problema risiede nel fatto che tale postura viene mantenuta per molte ore consecutive, creando molto stress in diverse zone e parti del nostro corpo.
Vediamo velocemente cosa può succedere.
Lombalgia: è il disturbo più comune collegabile alla posizione del sonno e quello che affligge il maggior numero delle persone
Sciatica: o sciatalgia in genere è collegato al dolore lombare
Cervicalgia: il dolore cervicale è un altro problema che assilla moltissime persone e che può essere collegata alla postura a letto
Labirintite: la tensione muscolare che si viene a creare nella parte alta del corpo può creare problemi di giramenti di testa e acufeni
Gastrite e reflusso gastroesofageo: alcune posizioni mantenute nel sonno possono accentuare queste problematiche
Quale posizione scegliere
La posizione migliore per dormire è quella a pancia in su o supina: questa aiuta a prevenire efficacemente i dolori di schiena, evita problemi posturali e tensioni a livello dell’articolazione temporomandibolare e della cervicale (in quest’ultimo caso assicuratevi di avere un cuscino adatto alla vostra postura).
Per ottenere i risultati migliori è fondamentale aver un ottimo materasso capace di sorreggere il nostro peso e permetterci di mantenere le curve fisiologiche della nostra schiena durante le ore di sonno.
Al secondo posto mettiamo la posizione fetale, che può essere utile in alcuni casi di cervicalgia, labirintite (nel caso in cui l’appoggiare la nuca crei problemi ed evitando il lato scatenante le vertigini) stando attenti all’altezza del cuscino in modo che la colonna vertebrale mantenga un allineamento consono. Bisogna inoltre cercare di variare il lato in cui si dorme di notte in notte.
Attenzione se soffrite di reflusso a non mettervi sul fianco destro, potrebbe favorire l’accentuarsi del sintomo.
La posizione peggiore
La posizione peggiore per dormire che crea maggiori problemi e senza dubbio quella a pancia in giù o prona.
Con questa postura a letto infatti vengono a crearsi molte tensioni a livello della cervicale, dell’articolazione temporomandibolare e lombare: la schiena si trova spesso in iperlordosi e la cervicale girata per molte ore da una parte con la mandibola appoggiata sul cuscino che tende a posizionarsi in modo scorretto.
Tutti questi atteggiamenti posturali col tempo creano scompensi muscolari, articolari e ossei che col tempo possono portare a dolori anche cronici e debilitanti.
Casi particolari
Se soffrite di apnee notturne o russate molto, la vostra posizione ideali è quella fetale: se proprio volete dormire a pancia in su cercate di regolare bene il cuscino alzandolo, abbassandolo oppure eliminandolo.
Anche in gravidanza è consigliata la posizione fetale, specialmente durante gli ultimi mesi quando il peso della pancia comincia a farsi sentire: utilizzare anche un cuscino sul fianco dietro la schiena e uno davanti a sorreggere la pancia può garantire un sonno più confortevole.
In caso di gastrite e reflusso gastroesofageo, come accennato prima, è utile evitare di dormire sdraiati sul fianco destro e in genere anche a pancia in giù.
Sapevate che la posizione che assumete durante il sonno rileva anche qual’è la vostra personalità?