La ricerca sul cancro e su una nuova cura contro i tumori procede a ritmi serrati e in ogni campo della medicina e della scienza, ma ad oggi non esiste ancora un farmaco capace di guarire dai tumori e di impedirne la formazione. La realtà è questa.
Aggiungiamoci poi che quei farmaci come le chemioterapie a cui affidiamo tante delle nostre speranze, secondo studi recenti sembrano avere un effetto contrario sulla nostra salute attaccando e indebolendo maggiormente il nostro sistema immunitario ed esponendo a complicanze più o meno serie.
L’unica cosa che sembra certa è l’implicazione dell’alimentazione, dello stile di vita e dello stress nelle formazioni tumorali.
In effetti grossolanamente il tumore è una cellula del nostro corpo che impazzisce e che si replica in modo smisurato finendo col compromettere la funzionalità fisiologiche di organi e visceri compromettendo e a volte rendendo impossibile la vita: questa mutazione sembra appunto essere strettamente correlata con lo stile di vita di una persona.
Per assurdo alcune recenti scoperte scientifiche sembrano dare nuove speranze, per alcuni insperate, proprio da alcune sostanze da sempre demonizzate dalla maggior parte delle persone e dei media (come la cannabis) e le idee migliori cominciano ad arrivano anche da ragazzi e studenti, come la scoperta riguardante l‘individuazione precoce delle cellule tumorali (in questo caso di un tumore al pancreas) arrivata da un quindicenne con una vera e sana passione per la medicina (e non per i soldi).
Alcune cose non tornano proprio
Però leggendo i giornali, studiando i libri, navigando per internet e guardando i media negli ultimi anni non riesco a chiarirmi ancora molti concetti:
- com’è possibile che esistano tantissime testimonianze della bontà di molti dei principi della dieta vegetariana o vegana o comunque della nocività anche in termini tumorali di una dieta ricca di proteine come carne e latte, eppure siamo bombardati da ogni lato e ogni giorno dalla pubblicità delle diete iperproteiche (qualcuno ha detto zona o dukan?) e del latte, solo per portare alcuni esempi. Sembra solo a me un controsenso? Ci sarà di mezzo il solido dio denaro?
- com’è possibile che le ricerche per trovare una cura partendo da un elemento naturale, i cui effetti sono testimoniati da studi scientifici, vengano completamente abbandonati di punto in bianco (graviola), dall’oggi al domani? L’uomo come specie animale non è mai stata arrendevole, altrimenti non ci troveremmo al vertice dell’evoluzione e non voglio credere che esistano persone che, non potendo brevettare i principi attivi di alcune molecole naturali, abbandonino baracca e burattini gettando dalla finestra la speranza di milioni di persone! O forse dovrei?
- com’è possibile che non si dica chiaro e tondo alle persone che l’obesità è un fattore di rischio per i tumori?
- com’è possibile che non si faccia la giusta propaganda sull’attività fisica, nonostante ci siano moltissimi studi che la inquadrano come fondamentale aiuto?
- com’è possibile che riescano ancora a negare i benefici dell’effetto placebo e dell’autocura del corpo, quando per primi, nel testare i farmaci ne tengono strettamente conto (esame in doppio cieco) e illudendo le persone che debbano affidarsi esclusivamente ai farmaci? Esiste un concetto chiamato psiconeuroimmunità e che vede il nostro modo di pensare, e di conseguenza l’ansia e lo stress, come ago della bilancia tra malattia e salute
Queste sono solo alcun delle domande che mi sorgono spontanee e a cui vorrei avere una risposta, o meglio alle quale spero di avere una risposta alternativa a quello che penso in questo momento.
Come cercare la nuova cura contro i tumori
Quello che stiamo permettendo di fare alle multinazionali in primis e dietro di loro a moltissime altre persone e compagnie, è quello di giocare con noi!
Ci stanno purtroppo usando e trattando come burattini, sfruttando le nostre debolezze, le nostre dipendenze (per esempio verso lo zucchero o i cibi molto grassi o i fritti, verso la nostra pigrizia) e giocando con la nostra ignoranza!
Forse però sarebbe il caso di cambiare un po’ le cose, iniziando da noi stessi e dal nostro atteggiamento: cominciamo a informarci bene sulle cose e a non affidarci ciecamente a quello che sentiamo in televisione, alla radio o lo specialista nei talk show, impariamo a sentire più campane e a farci una nostra idea (questo è il punto fondamentale), impariamo ad avvicinarci, a provare e a verificare di persona altre forme di cura, riprendiamoci un po’ di responsabilità verso la nostra salute.
Solo così potremmo trovare la vera nuova cura contro i tumori e non la solita finta per avere qualche soldo in più in tasca.
Il consiglio spassionato che posso darvi oggi e che avrei voluto dare a mio padre se avessi avuto qualche anno fa le conoscenze che ho oggi, è di lavorare veramente tanto sul proprio modo di pensare, sulle proprie passioni, sullo stress, sull’alimentazione corretta e di provare con fiducia anche altre strade complementari.