L’osteoporosi è una malattia del sistema scheletrico che intacca la densità dell’osso, modificandone l’architettura trabecolare e diradandone per intero la trama.
In questo modo ne risente in toto il sistema scheletrico diventando più poroso, più delicato e più soggetto a fratture.
La perdita di calcio è la causa primaria dell’indebolimento osseo e aumenta il rischio di rottura dell’osso nelle persone con l’osteoporosi.
Statistiche, incidenza e osteoporosi
Le zone più colpite da fratture per la struttura porosa dell’osso sono: polsi, anche e la parte dorso lombare della colonna vertebrale: statistiche recenti dimostrano come le fratture più frequenti nelle persone anziane siano quelle dei polsi e come le più pericolose siano sicuramente quelle del collo del femore; dati del 2010 ci dicono chiaramente che l’osteoporosi sia una malattia in continua espansione; ad oggi affligge una donna su tre e un uomo su otto, per un totale di più di 200 milioni di persone nel mondo; in Italia le fratture dovute ad osteoporosi ogni anno sono 200.000 con un costo sanitario gravante sulla popolazione del bel paese di 100 milioni di euro l’anno.
Purtroppo le fratture di collo del femore hanno un elevato grado di mortalità, sia per le complicanze sia per le condizione di invalidità che può recare; i dati sono allarmanti e in peggioramento ogni anno che passa; per questo vi invito a fare della prevenzione ai vostri figli fin da piccoli.
Le prospettive future riguardo l’incidenza di questa malattia non sono per nulla rosee e si stima un continuo aumento, anno dopo anno, dei casi riscontrati fino ad arrivare al 2050, data in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha prospettato il non buon traguardo delle 6 milioni di fratture annue del solo femore nel mondo (oggi siamo a meno di 2 milioni).
I sintomi dell’osteoporosi
I sintomi dell’osteoporosi nella maggior parte dei casi non sono facilmente individuabili come per le altre malattie attraverso sintomatologie precise come i dolori o i malori; l’osteoporosi è una malattia subdola e solitamente ne viene riscontrata l’esistenza troppo tardi, proprio dopo una frattura; per questo motivo potete intuire e capire l’importanza della prevenzione attraverso l’assunzione di uno stile di vita corretto e grazie ad alcuni esami specifici riguardo la densità ossea.
La prevenzione prima di tutto!
Le cause e i relativi rimedi per evitare l’osteoporosi
Le cause che portano all’osteoporosi si possono distinguere in 3 grandi categorie:
La prima riguarda la mancanza di attività fisica e di Sole
La seconda le cattive abitudini alimentari e i vizi
La terza i fattori ormonali e genetici
Andiamo con ordine:
Attività fisica e osteoporosi
La perdita di calcio avviene in primo luogo per la proprietà di rimodellamento specifica del sistema scheletrico: l’osso viene reso il più idoneo possibile alle esigenze del momento e quindi con la vecchiaia e il calo del tono muscolare, l’osso viene ridotto di spessore.
Nelle persone affette da osteoporosi, specialmente se anziane ricordiamo che l’attività fisica svolge un doppio ruolo di prevenzione: diminuisce la perdita di calcio nelle ossa per le motivazioni sopra elencate e mantiene il corpo attivo e fresco, abbassando il rischio di cadute rovinose e fratture.
I migliori esercizi sono quelli in stazione eretta, che sfruttano la gravità: l’esempio e la pratica migliore è la camminata, possibilmente all’aria aperta.
Esiste una forte relazione tra muscolo e osso e non per altro si parla sempre di apparato muscoloscheletrico: più l’osso riesce ad applicare una trazione sul suo asse di azione, maggiore sarà la risposta trasversale dell’osso; in sostanza più alto è il tono muscolare, migliore sarà la densità ossea.
Questo concetto risulta importantissimo in ambito giovanile e in particolar modo nelle ragazze che devono sviluppare l’apparato muscolare e di conseguenza quello scheletrico in modo ottimale, in modo da avere una perfetta densità ossea capace di prevenire i rischi dovuti all’osteoporosi da grandi; mi spiego meglio: mettete che il picco di massa ossea che di norma di raggiunge intorno ai 30 anni sia come un conto in banca che vi serve poi per vivere bene negli anni a seguire, maggiore sarà migliore sarà la vostra vita futura; chi più produce e incamera, meglio vivrà. In questo modo sarà più facile in età senile, una volta raggiunto un buon picco di massa ossea, limitare il normale e fisiologico impoverimento con l’avanzare dell’età.
Quindi stop a televisione, videogiochi, bibite gassate e merendine e via libera ai giochi, alle corse all’aria aperta e al consumo di cibi freschi e genuini.
Il sole svolge una funzione meravigliosa e molto importante contro l’osteoporosi favorendo la produzione di vitamina D: mezz’oretta al giorno di camminata sotto il sole (evitando le ore più calde e prediligendo le mattine e il tardo pomeriggio) creano enormi benefici anche sull’umore della persona.
Alimentazione e osteoporosi
L’osteoporosi è sicuramente dovuta a cattive abitudini alimentari e un insufficiente apporto di calcio è sicuramente una causa importante, ma il vero problema in questo senso si sviscera primariamente in altro modo: il corpo per mantenere l’omeostasi, compensare il ph sanguigno e l’acidità anomala deve tamponare chimicamente attraverso dei sistemi tampone legati per esempio alla respirazione corretta (bicarbonati), ma anche grazie all’utilizzo di alcuni minerali come il potassio, il magnesio e il calcio, quest’ultimo sottratto indovinate un po’ da dove? Bravissimi, dalle ossa.
Quindi un integrazione alimentare, sotto consiglio medico ci può stare, ma state attenti che non tutto il calcio che assumiamo viene assimilato, anzi se mangiamo alimenti acidificanti, corriamo il rischio di vedere precipitare il livello di calcio ugualmente, come per esempio con l’assunzione di troppe proteine animali che mandano il corpo in acidosi anomala cronica continuata, nella quale l’organismo è costretto nel tempo a smobilitare anche le riserve di calcio presenti nell’osso; anche un eccesso nel consumo di sale provoca una perdita di calcio nelle urine e quindi ne va limitato l’uso, salvo casi di sali particolari.
Mi sento però di sfatare un mito che arieggia ancora oggi, quello sul latte vaccino: si è fatta e si continua a fare grande pubblicità sul latte vaccino e suoi suoi derivati caseari, ma molti studi ormai dimostrano che l’assunzione di latte giornalmente non da effetti di prevenzione sull’osteoporosi, anzi alcuni definiscono il bianco nettare una sorta di “usuraio” nel senso che inizialmente ti presta il calcio, ma poi te ne chiede indietro una somma maggiore per poter smaltire tutte le sue proteine animali.
Se ci pensate bene la vera dieta mediterranea prevede tra le altre cose il consumo di latte e latticini, ma prevalentemente di capra e pecora, non quelli vaccini.
Detto e assimilato questo bisogna alimentarsi in modo da evitare stati di acidosi o acidità anomala e quindi cercando di tenere sotto controllo l’assunzione prolungata ed eccessiva di carni (specialmente quelle rosse), latte, latticini, insaccati, pomodoro, patate, zuccheri semplici, sale da cucina, caffè, vino ed evitare il fumo, i superalcolici, le bibite gassate dolci (per il loro contenuto di acido fosforico che è dannoso per l’assorbimento di calcio nell’intestino) e i dolcificanti.
Gli alimenti consigliati per prevenire e combattere l’osteoporosi sono le prugne che in un solo etto contengono le quantità necessarie di bolo, un oligoelemento a cui vengono attribuite proprietà preventive dell’osteoporosi; soia, piselli, ceci, fagioli, grazie ai loro isoflavoni, per loro natura fitoestrogeni, riducono i disturbi della menopausa, tra i quali l’osteoporosi; altri alleati vegetali nel combattere l’osteoporosi e la perdita di calcio sono le verdure a foglia verde quali il tarassaco e l’indivia, gli spinaci, i cavoli, le cime di rapa, i frutti di bosco, le fragoline (studi recenti sembrano dimostrare che le fibre invece che sfavorire l’assorbimento in alcuni casi lo migliorano leggermente, quando il contenuto di vitamina D nel corpo è corretto); noci, mandorle, pistacchi, semi di lino, semi di zucca, sesamo (non tostato!) sono ottimi alimenti contenenti minerali e oligoelementi quali calcio, fosforo e magnesio, quest’ultimo molto importante non solo per l’osteoporosi, ma per diversi altri disturbi.
Il fattore ormonale e genetico
La genetica c’entra sempre oggigiorno, a ogni disturbo o malattia si tende a dare una percentuale di causa, anche piccola, al nostro DNA; sicuramente il fatto di avere genitori, nonni e famigliari con osteoporosi è un fattore di rischio, ma le cause primarie e su cui si può e si deve intervenire sono quelle elencate qui sopra e il fattore ormonale.
Proprio il fattore ormonale è molto incisivo per i problemi di osteoporosi e sul quale la medicina moderna sta lavorando assiduamente con terapie inerenti gli estrogeni; personalmente mi chiedo come mai l’incidenza dell’osteoporosi nelle donne cinesi sia molto minore rispetto al nostro paese: eppure non mangiano latticini vaccini (potrà sembrare un controsenso visto quello che si è detto in precedenza, ma vuole essere solo una provocazione contro la malinformazione che si continua a fare sui prodotti vaccini), hanno la menopausa esattamente come noi, non hanno cure mediche e preventive all’avanguardia come le nostre, sono in genere magre e minute, tutti fattori di rischio dell’osteoporosi; eppure le statistiche parlano chiaro.
Un aiuto per le persone che soffrono di osteoporosi, che sono in menopausa e hanno sbalzi ormonali ci viene proprio dall’oriente attraverso la riflessologia plantare, un sano, rilassante e terapeutico massaggio ai piedi in grado di riordinare gli squilibri energetici e i meridiani del nostro corpo attraverso delle tecniche riflesse; questo è di grande aiuto per qualsiasi persona ed è in grado, seguendo una visione olistica dell’organismo umano di riordinare tutto il sistema, senza correre alcun pericolo e senza spiacevoli effetti collaterali.
Inoltre la riflessologia plantare agisce su un altro livello rispetto alla medicina chimica allopatica e quindi può essere tranquillamente associata ad essa senza alcun problema, anzi solo con parecchi e sostanziosi giovamenti.