La sclerosi multipla è una malattia relativamente comune ed in Italia colpisce più di 30 persone ogni 10.000. Ogni anno 18.000 persone si ammalano di questa malattia.
Percentualmente colpisce persone giovani, di solito tra i 15 e i 50 anni, e un po’ più le donne rispetto agli uomini.
La Sclerosi multipla, anche detta Sclerosi a placche, è una malattia che colpisce il cervello con un meccanismo di tipo autoimmunitario.
In pratica succede che il sistema immunitario, che normalmente ci difende dalle aggressioni esterne di batteri e virus, si rivolta contro il rivestimento dei neuroni distruggendolo.
Così i neuroni delle aree lesionate non hanno più la possibilità di comunicare tra loro.
Il rivestimento dei neuroni cerebrali (mielina) è un po’ come la guaina dei fili elettrici: esso permette ai messaggi elettrici neuronali di percorrere i loro prolungamenti (assoni) e di comunicare con gli altri neuroni anche molto distanti.
La sclerosi multipla è una malattia infiammatoria, che colpisce esclusivamente il rivestimento mielinico dei neuroni del cervello.
L’attività del sistema immunitario contro il cervello non è costante, infatti ci possono essere dei periodi in cui la malattia è molto aggressiva, altri lunghi periodi nei quali sembra assopirsi.
Le donne durante la gravidanza sono protette e soprattutto negli ultimi mesi di gestazione si assiste ad uno spegnimento della malattia. Purtroppo questo vantaggio viene annullato nei mesi seguenti al parto dove si assiste ad un nuovo peggioramento.
Il fatto ha stimolato la ricerca sul ruolo degli ormoni nella regolazione del sistema immunitario e nei processi riparativi della mielina.
Ci sono degli altri fattori importanti che possono riattivare il sistema di difesa, per esempio le infezioni, così una banale influenza può attivare il sistema immunitario non solo contro il virus influenzale, ma anche riaccendere l’infiammazione contro la mielina cerebrale.
Fortunatamente, quando passa l’infiammazione, iniziano i processi di riparazione del rivestimento mielinico ed il paziente avrà dei periodi in cui avvertirà per esempio dei formicolii ad un braccio e alla gamba, oppure potrà avere improvvisi cali della vista, seguiti da periodi di miglioramento e addirittura guarigione.
Con l’andare del tempo, a forza di subire danni, il cervello perde la capacità di ripararsi ed iniziano ad aversi dei danni permanenti, che via via si sommano fino a creare degli handicap notevoli ai pazienti.
L’andamento della malattia è diverso nei pazienti. Per alcuni di essi passano dei decenni prima di dover essere costretti alla carrozzina, per altri la malattia è così aggressiva da non lasciare il tempo al cervello di cominciare i processi riparatori, portando ad un rapido peggioramento dei deficit neurologici, fino alla morte.
I trattamenti sono molto difficili e la medicina ufficiale in genere si basa su farmaci molto potenti (come interferone e cortisone), non riuscendo ad oggi ad ottenere i risultati voluti.
In molti casi attraverso l’eliminazione dell’acidità anomala del corpo si riescono ad ottenere degli buoni risultati.
In aggiunta alle classiche cure è consigliabile un trattamento riflessogeno per riequilibrare il corpo, la colonna vertebrale e il sistema immunitario in toto.
Riassettando il corpo in questo modo si riesce a migliorare la qualità della vita della persona.
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