La notizia esce direttamente dalla lettura di un rapporto stilato dall’ University Of Chicago Booth School Of Business e pubblicato su Psychological Science: i social network e le mail sono in grado di provocare una dipendenza più forte di fumo e alcol, ma potrebbero vincere anche con sesso e sonno.
La ricerca
I ricercatori statunitensi, a capo dei quali c’era Wilhelm Hofmann, hanno effettuato uno studio su un campione di 205 persone, misurando il desiderio che ognuno aveva di effettuare l’accesso ai social network grazie a un dispositivo elettronico capace di registrare i desideri quotidiani; insieme a questa forma di dipendenza sono stati quindi documentati anche altri impulsi molto forti come fumare, bere, dormire e fare sesso con lo scopo di stilare una classifica in base al tasso di irresistibilità di ogni impulso.
I risultati
Dallo studio si sono ottenuti risultati alquanto allarmanti sulle nuove dipendenze:
- i desideri più forti riscontrati sono quelli di dormire e di fare sesso
- la voglia di utilizzare piattaforme di social network come facebook e twitter risulta quella più difficile da controllare e sono capaci di generare desideri più forti di bere un altro bicchiere o di fumare una sigaretta
- la social network dipendenza diventerebbe più forte durante la notte rispetto al giorno, nel quale si riesce a controllarsi accumulando però la voglia di connettersi
Cosa si può dedurre
La ricerca non porta buone nuove, anzi conferma le notizie allarmanti arrivate ancora nel 2008 sulla internet dipendenza, e conclude mettendo Facebook, Twitter, Google+ alla stregua di una vera e propria droga, capace di portare alcune persone a vere e proprie crisi di astinenza: alzarsi durante la notte per controllare da smartphone o tablet il proprio profilo o status non è certamente salutare.
Il fatto che fumo e alcol nel pensiero collettivo siano i vizi più difficili da eliminare rimarca ancora maggiormente la serietà di questa notizia rendendo i risultati della ricerca ancora più sconvolgenti.
Sempre più persone sono connesse a internet e quest’ultimo si tramuta sempre più spesso da opportunità a dipendenza, una malattia vera e propria da cui è difficile guarire, almeno alla pari di altre forme di dipendenza più “classiche”.
La vita moderna è un tumulto di desideri, ed è scandita da conflitti frequenti e resistenza, ma quest’ultima risulta sempre meno controllabile
Quasi sicuramente ci saranno delle conseguenze accompagnate da studi più approfonditi: non immagino una cura farmacologica, ma alcune persone a oggi sono già passate dalla terapia.
Il mio consiglio è semplicemente quello di tornare a vivere qualche ora al giorno come una volta, all’aria aperta e in mezzo alla natura.