La dieta ideale da seguire durante una fase delicata come quella dell’allattamento non è facile da individuare: in internet e tra i professionisti, come per qualsiasi altra dieta, ci sono pareri diversi e discordanti, specialmente quando ci si interroga su quali alimenti mangiare e quali evitare.
Aumenta le calorie
L’unica cosa sulla quale sono tutti d’accordo è l’evitare diete ipocaloriche.
L’allattamento è in grado di velocizzare il vostro ritorno in piena forma, non è necessario seguire diete restrittive, anzi in generale per garantire il fabbisogno al nostro piccolo la madre dovrebbe aumentare le normali calorie giornaliere di 500 Kcal.
In questo modo viene garantita la corretta produzione di latte materno, che letteralmente brucia moltissime calorie e di conseguenza innalza il fabbisogno giornaliero.
Questo non vuol dire concedersi ogni giorno un panino al fast food in più, una barretta di cioccolato o qualche dolce, ma come logica vuole è molto meglio fare affidamento su cibi più sani e nutrienti lasciando da parte il cibo spazzatura: la salute del nostro piccolo dipende per buona parte da quello che mangia la mamma.
Una dieta varia e qualche piccola integrazione
La maggior parte dei nutrienti presenti nel latte materno dipendono dalla dieta seguita dalla mamma. In particolare troviamo un concentrazione variabile di vitamine A, D B1, B2, B3, B6, B12, di acidi grassi e iodio in base all’alimentazione seguita dalla madre.
L’allattamento esclusivo al seno è sufficiente per le esigenze nutritive del bambino fino ai 6 mesi, con l’eccezione della vitamina D e K che in genere vengono integrate. (Studio Apr 2013: Breastfeed Med; Valentine CJ e Wagner CL)
Un’altra curiosità riguarda la birra: durante l’allattamento infatti è meglio limitare l’utilizzo di alcolici, ma sembra che la birra non alcolica incrementi le proprietà antiossidanti del latte materno e diminuisca i danni ossidativi nelle mamme che allattano. (Studio Feb 2013: Pediatric Clin North Am; Codoñer-Franch P et all)
Con quali alimenti è meglio stare attenti?
In gravidanza quello che mangiavi lo passavi al tuo bambino tramite il cordone ombelicale, adesso che è nato e lo stai allattando vale la stessa regola, cambia solo il mezzo di nutrimento che diviene il latte.
Quindi attenzione a tutto ciò che contiene alcol (compresa la birra, molto meglio quella analcolica come abbiamo visto), al caffè, al tè e alla caffeina in genere (anche le bibite), potrebbero rendere il vostro bambino nervoso.
State molto attente ad alimenti come la selvaggina, i crostacei, i molluschi e alle uova crude, assicuratevi sempre che siano freschi e conservati nel modo giusto per evitare tossinfezioni a mamma e bambino.
Cercate di seguire sempre uno stile di vita sano, bevendo tanta acqua ed evitando abilmente fritture, grigliate o pesanti intingoli.
In caso di allergie in uno dei genitori a pollini, muffe, polvere o ad alcuni alimenti, sarebbero, secondo quanto si può leggere in giro, da evitare moltissimi alimenti, ma personalmente non mi sento di consigliare questo perché molti di essi a mio parere sono utili in una alimentazione sana, quindi vi consiglio di consultare il vostro pediatra e lasciar stare le scelte fai da te (considerato anche che ogni bambino è diverso).
In genere è indicato anche non eccedere con i sapori troppo intensi e con le spezie, limitare (non abolire a priori) l’utilizzo quindi di peperoncino, zenzero, ma anche sapore intensi come ketchup, asparagi, acciughe, gorgonzola o cioccolato.
Avrete infatti sicuramente sentito parlare i vostri nonni, mamme o amici di alcuni alimenti che donerebbero vostro malgrado un odore e un sapore sgradevole al vostro bambino: in genere si tende ad accusare particolarmente l’aglio (o la cipolla) in quanto renderebbero il latte materno sgradevole.
Studi dimostrano invece come l’assunzione di aglio da parte della mamma cambia realmente il sapore e l’odore del latte in circa due ore, ma in molti bambini questo cambiamento piace e riesce a mantenerli attaccati più volentieri e più a lungo al seno materno.
Ricordiamo che alimenti come questi sono molto importanti per le loro proprietà ed eliminarli a priori sarebbe un errore: vero è che se notate che, dopo l’assunzione di un determinato alimento, il vostro bambino mangia meno volentieri o si ritrova con aria in pancia, è meglio limitarlo o eliminarlo dalla vostra dieta fintanto che allatterete.
Non fatevi mancare niente di salutare nella dieta, specialmente frutta e verdure fresche, (salvo sempre quando il bambino si ritrova con qualche problemino di digestione) e pensate che se avete mangiato sempre vario in gravidanza, il vostro bambino ha già assaggiato tutti i cibi insieme a voi e sarà pronto a mangiarli nuovamente adesso senza problemi.
Il bambino e i problemi di coliche
Il problema delle coliche nei bambini durante i primi tre mesi risulta molto frequente e può essere causa di lunghi pianti nel neonato, frustrazione e stress nei genitori che non sanno che pesci pigliare.
Le coliche infantili sono caratterizzate da pianti incontrollabili specialmente nei bambini con meno di tre mesi: questi pianti in genere superano i 180 minuti nelle 24 ore per circa 3 giorni la settimana.
Normalmente questi problemini intestinali passano da soli durante il terzo e quarto mese di vita, ma è sempre meglio consultare prima il proprio pediatra.
Alcuni ricercatori hanno trovato delle relazioni tra una dieta ricca di proteine della mamma e la presenza di coliche nel piccolo: il consiglio degli studiosi è quello di limitare o evitare in primis il latte di mucca. (Studio Feb 1983: Pediatrics; Jakobsson I e Lindberg T)
Anche altri alimenti come uova, arachidi o noccioline americane, noci, grano duro e soya sarebbero da consumare con parsimonia. (Studio Nov 2005: Pediatrics; Hill DJ et all)
Bisogna stare inoltre attenti a non eccedere anche con pesce e carni rosse; in ogni caso chiedete consiglio al vostro pediatra che saprà indirizzarvi al meglio.
Siete in difficoltà con l’allattamento? Volete sapere tutto su come allattare nel modo migliore? Leggete questo articolo completo contenente tanti consigli sull’allattamento.