Lo squash è lo sport che non ti aspetti.
Non paragonatelo al tennis
Le persone che ne hanno sentito solo parlare dicono che sia uno sport per pochi, simile al tennis, ma giocato al coperto, per lo più in palestra.
I più preparati sapranno invece che è completamente diverso dal tennis, sia come intensità che come tecnica di gioco: persino lo spin imposto alla palla nei colpi veloci è inverso nei due sport, topspin nel tennis, backspin nello squash.
In comune hanno l’utilizzo di una racchetta e di una pallina, anche se completamente diverse tra loro in termini di elasticità e peso.
Vi posso assicurare che chi ha praticato tennis per tanti anni parte si avvantaggiato rispetto a chi non ha mai preso in mano una racchetta, ma si ritrova molto più in difficoltà nell’arrivare a livello di eccellenza, proprio per i problemi che si riscontrano nel dover cambiare dei movimenti tecnici automatizzati.
Lo squash nel mondo e alle olimpiadi
Lo squash è uno sport meraviglioso, capace di dare molte emozioni in chi lo osserva, ma ancora di più grandi in chi lo pratica.
Uno sport praticato in tutti i continenti in più di 50.000 campi da squash con 17 milioni di giocatori ai più diversi livelli, dall’appassionato al professionista.
Lo squash è uno sport riconosciuto dal Comitato Olimpionico Internazionale e attende con ansia di essere ammesso alle Olimpiadi del 2020! Per sostenere ciò vi rimando al sito creato per l’occasione squash2020.com.
L’arrivo dello squash ai Giochi Olimpici del 2020 è sostenuto da moltissimi campioni del tennis come Roger Federer, Andy Murray, Kim Clijsters, Carolina Wozniacki, Ivan Lendl, Stefan Edberg e Andre Agassi.
Oltre a loro anche molti altri campioni, come quelli della nazionale di rugby Inglese vogliono lo squash come sport olimpico.
Allenamento e preparazione atletica
Lo squash è un gioco molto complesso dal punto di vista agonistico: l’estrema fatica cui si può arrivare anche in un solo match lo rende uno degli sport in cui la frequenza cardiaca sale maggiormente! Un concentrato di resistenza, coordinazione, forza, rapidità ed esplosività.
Oltre alla prestazione fisica, l’atleta che vuole cimentarsi nello squash deve possedere anche una certa preparazione mentale: la concentrazione e la capacità di lasciarsi alle spalle gli errori commessi durante la partita sono fondamentali per riuscire ad adattare la propria tattica in ogni momento del match, punto su punto, in base al genere di avversario, al suo livello di stanchezza e al proprio.
Un connubio tra preparazione atletica e mentale che rende l’allenamento nello squash molto complicato:
Bisogna allenare sì la resistenza aerobica (come in qualsiasi sport), ma tenendo presente che le partite si giocano per lo più sul piano anaerobico: la rapidità come ben sapete non è altrettanto semplice da allenare come la resistenza aerobica. In sostanza lo squash è uno sport complesso.
Importante è l’alimentazione e l’integrazione di sali minerali e acqua: lo squash è uno sport in cui si suda molto e si toccano livelli di fatica molto alti con picchi di disidratazione che possono compromettere la prestazione finale.
Il lavoro che viene svolto in ambito di preparazione atletica vede allenamenti tecnici con ripetizioni e automazione del gesto atletico corretto sia nel tiro che nel movimento in campo, preparazione atletica di resistenza aerobica, rapidità, forza, resistenza alla forza, coordinazione, equilibrio ecc, preparazione mentale allo sforzo e allo stress, lavori di allungamento dinamico, allenamento specifico sulla propriocezione e sul lavoro eccentrico.
Raggiungere livelli di eccellenza nello squash non è cosa da tutti.
Aggiungiamoci pure che nello squash gli scatti repentini che si susseguono durante il match si concludono anche con affondi, cosa non da poco visto la sollecitazione a cui sono sottoposti molti distretti muscolari.
Prevenzione e allenamento preventivo
Non esiste uno sport completo, e lo squash non fa eccezione: anche lo squash crea negli atleti che non facciano lavori di compenso degli squilibri posturali non indifferenti.
La cosa più ovvia che si nota in un giocatore di squash di medio livello è la discrepanza tra una parte del corpo e l’altra: questo può essere causa per esempio di atteggiamenti scoliotici che se non compensati possono portare a problematiche dolorose alla schiena.
Abbiamo anche altri scompensi a livello della zona lombare (in genere iperlordosi), con grosse tensioni che si espandono su tutta la schiena, in particolare a livello dei paravertebrali, causando non poche volte lombalgie.
In genere gli arti inferiori troviamo un irrigidimento e accorciamento di diversi muscoli come l’ileopsoas, il piriforme, gli adduttori e il bicipite femorale.
Per quanto riguarda gli arti superiori troviamo diversi problemi al bicipite brachiale, al tricipite e alla cuffia dei rotatori.
Infine ricordiamoci sempre che durante una partita di squash vengono sollecitate molto le articolazioni di caviglia e ginocchio, anche se non sono da sottovalutare problemi funzionali a spalle e gomiti.
Per questo motivo è molto importante eseguire degli esercizi specifici preventivi, complementari alla preparazione atletica, capaci di rendere l’atleta più sicuro, stabile e decisamente meno soggetto a infortuni e recidive.