La sindrome di Guillain-Barré è una patologia definita come poliradicoloneuropatia infiammatoria demielinizzante che determina un’insieme di sintomi paretico-areflessici abbinati a deficit sensitivi.
Cause e incidenza
L’eziologia della malattia non è ancora stata scoperta precisamente, come spesso purtroppo capita in medicina per queste patologie particolari, anche se sembra da alcune ricerche e opinioni di esperti del settore che la causa sia legata a un processo immunitario.
Nella sindrome di Guillain-Barré viene evidenziata un’incidenza di circa 2 casi su 100 mila ogni anno con, nella maggior parte dei casi, come prodromi delle infezioni intestinali e alla vie respiratorie.
Sintomatologie e progressione dei sintomi
Il quadro sintomatologico legato alla sindrome di Guillain-Barré è molto ampio e comprende disturbi motori, vegetativi e sensitivi.
In generale si manifesta con un deficit a livello motorio simmetrico: troveremo quindi una paralisi progressiva con andamento disto-prossimale a carico degli arti inferiori inizialmente, per poi coinvolgere anche tronco e arti superiori.
Il decorso della malattia è molto rapida, raggiungendo l’apice dei sintomi dopo 4 settimane dalla data di esordio, ma per fortuna regredisce sempre (più lentamente) e spesso completamente.
I sintomi più nello specifico possono essere descritti come:
- tetraplegia o tetraparesi areflessica ad insorgenza acuta
- parestesie alle estremità (a guanto e a calza)
- possibili sintomi disautonomici (ipertensione cardiaca transitoria, ipotensione ortostatica, disturbi al ritmo circandiano)
- flaccidità e ipostenia
- frequenti compromissioni dei muscoli respiratori (diaframma e intercostali) con possibile insufficienza respiratoria
- infezioni, embolie
- compromissione nervi cranici
- dolore
La velocità di recupero varia dai 2 mesi fino ai 2 anni e può essere totale.
Riabilitazione e fisioterapia
Quando parliamo della sindrome di Guillain Barré dobbiamo tenere sempre presente che prima inizia la riabilitazione e la fisioterapia migliori saranno i risultati.
Solo in questo modo possiamo assicurare al paziente un giusto grado di prevenzione e di correzione dei disturbi dovuti principalmente:
- dalla paralisi
- dalle retrazioni
- dal trofismo scorretto
La riabilitazione per essere molto efficace deve portare particolare attenzione su tre punti:
- seguire il paziente in tutte le diverse fasi della malattia
- adattarsi alle caratteristiche distintive della persona trattata
- cambiare in base alle diverse esigenze e limitazioni caratteristiche dei specifici periodi
Solo seguendo assiduamente questi principi che sembrano semplici e ovvi, ma che risultano fondamentali e non sempre chiari, il paziente affetto dalla sindrome di Guillain Barré potrà ottenere il miglior recupero possibile.
Decorso e fasi della riabilitazione
Per descrivere nel modo corretto la malattia di Guillain Barré è necessario dividere il suo decorso in ben sei fasi:
- fase acuta (dei prodromi)
- fase post-acuta (della progressione della paralisi)
- fase intensiva (di stazionarietà)
- fase di consolidamento (di recupero)
- fase di utilizzo delle abilità raggiunte
- fase di autotrattamento
Quando il paziente si trova ancora in terapia intensiva è importante lavorare in modo preventivo per evitare danni secondari e retrazioni muscolari e articolari; molto importante è migliorare la respirazione e cercare di stimolare un corretto schema motorio.
Nella fase post-acuta possiamo cominciare a lavorare sull’aumento del tono e della forza muscolare, migliorando il controllo del tronco e dell’equilibrio.
Per fare questo è importante cominciare con le prime verticalizzazioni e il corretto addestramento ai trasferimenti posturali, senza dimenticarci della prevenzione di retrazioni, edemi e lesioni da decubito.
La fase intensiva prevede una continuazione del lavoro muscolare fatto nelle fasi precedenti, ma cercando di migliorare la coordinazione, la distribuzione dei carichi sulle gambe, la riduzione di eventuale steppaggio (molla di Codivilla) e un allungo della catena muscolare posteriore.
La fase successiva prevede l’utilizzo delle abilità raggiunte con rinforzo muscolare e della deambulazione corretta.
Ultima fase, reinserimento sociale
Una volta raggiunti tutti gli obiettivi prefissati dal fisioterapista o dal team medico il paziente deve essere reinserito all’interno del proprio contesto sociale (e famigliare).
Il paziente deve diventare cosciente dell’entità del suo eventuale handicap e dei suoi limiti, anche perché i margini di ulteriore miglioramento si assottigliano di giorno in giorno.
Proprio per questo il paziente con la sindrome di Guillain Barré deve avere tutto il supporto psicologico necessario per non perdere la motivazione.
Fondamentale risulta proporre e stimolare il paziente con proposte di attività fisiche e sportive nuove per completare lo svezzamento e la dipendenza dalla fisioterapia.
Per ottenere ciò il fisioterapia deve fornire un completo programma di esercizi da eseguire in autonomia come autotrattamento a casa.