L’idrogeno è da qualche anno oggetto di molte indiscrezioni, specialmente quando parliamo di auto mosse da questo carburante.
Sembra essere una delle più valide alternative agli attuali combustibili fossili, pulito ed economico secondo molti è stato oggetto più volte di sabotaggi da parte delle multinazionali del settore.
Bene, oggi vi posso dire che alcuni ricercatori, facenti capo al professor Y.H. Percival Zhang, professore di ingegneria dei sistemi biologici presso il College of Agriculture and Life Sciences, hanno trovato il modo di estrarre grandi quantità di idrogeno dallo xilosio, forse il più abbondante zucchero presente nelle piante più comuni.
“Questa scoperta ha tutte le carte in regole per rivoluzionare il settore delle energie alternative e potrebbe porre fine alla nostra dipendenza alla nostra dipendenza dai combustibili fossili”, ci racconta il professore in una intervista continuando: “L’idrogeno è uno dei più importanti biocarburanti del futuro e la quantità che è stata estratta finora si poteva raggiungere solo a livello teorico”.
Una grande passo in avanti quindi per il benessere del nostro pianeta.
Finalmente un metodo nuovo ed ecologico per produrre idrogeno senza rilasciate quantità pericolose di gas causa dell’effetto serra, sfruttando risorse completamente rinnovabili e senza l’utilizzo di metalli costosi o pesanti.
Sono stati sostanzialmente eliminati tutti i difetti presenti in precedenza nella produzione di questo elemento.
Molti di voi di chiederanno però quanto tempo ci possa volere perché questa meraviglia veda la luce: in risposta a questa domanda interviene Jonathan R. Mielenz, capo della divisione di bioscienze e tecnologie all’Oak Ridge National Laboratory, che ritiene molto valido il progetto e si sbilancia affermando che potrebbe vedere la luce nel mercato mondiale in tre anni (2016), con un impatto non indifferente anche a livello automobilistico di massa.
Le auto ad idrogeno, o comunque tutti i mezzi di trasporto mossi da questo carburante sono considerati da tutti come il nostro futuro: a testimonianza di questo moltissime case produttrici di auto, multinazionali del petrolio e aziende impegnate nell’energetico stanno investendo cospicue somme di denaro nella progettazione di veicoli mossi da celle a combustione d’idrogeno.
Questa mossa non è sicuramente azzardata, anzi si stima che solo nel mercato degli Stati Uniti il potenziale di guadagno totale del settore si aggiri intorno ad almeno 1000 miliardi di dollari.
Il motivo di tanto entusiasmo è che proprio questa ricerca stia mettendo le basi per una produzione proficua: in effetti fino ad oggi i problemi con questa tecnologia erano non pochi, primo su tutti la minima quantità di prodotti estratto a fronte di processi molto costosi.
Il trucco utilizzato dal gruppo di ricercatori è presto spiegato (si fa per dire): in sostanza il successo deriva dall’utilizzo di biocatalizzatori non presenti in natura che combinati con xilosio e polifosfato liberano una quantità molto elevata di idrogeno puro e, secondo la ricerca, direttamente utilizzabile nelle celle di combustione.
Il nostro periodo storico è caratterizzato dalla necessità di sostituire gli attuali combustibili fossili inquinanti con qualcosa di alternativo.
L’idrogeno sembra essere di giorno in giorno sempre più considerato il combustibile del futuro, specialmente per la costruzione di auto ad idrogeno di massa, anche se esistono molte ricerche alternative, come quella pubblicata nella giornata di ieri (auto ad anidride carbonica).