I Chakra sono sette dischi dentro i quali fluisce l’energia del nostro corpo: la parola chakra deriva infatti dal sanscrito e significa ruota o disco.
Ognuno di questi sette centri energetici, diversi tra loro per posizione e caratteristiche, è collegato attraverso energie sottili a determinati gangli nervosi posti sulla colonna vertebrale, senza però identificarsi con essi.
Storia dei Chakra
Un tempo lontano le forze delle divinità si manifestavano all’esterno (vento, pioggia, fulmini solo per fare qualche semplice esempio): col passare del tempo l’uomo ha cominciato pian piano a interiorizzarle, a sentire fluire l’energia al suo interno nei chakra, piuttosto che all’esterno.
Forse non tutti sanno che questo enorme cambiamento si è verificato parallelamente sia a Oriente che a Occidente: infatti se a Oriente troviamo la teoria che spiega il funzionamento dei chakra, a occidente nasce la scienza ermetica, tramandata poi di generazione in generazione sotto il nome di Alchimia.
Le nozioni similari tra le due culture sono molte, come testimoniato dal fatto che nell’Alchimia troviamo i sette spiriti planetari, equivalenti dei Chakra:
Saturno alla sommità del capo, Giove al centro della fronte, Marte all’altezza della gola, Sole al centro del cuore, Venere al centro dello stomaco, Mercurio al centro dei genitali, Luna al centro base.
In entrambe le dottrine si vede quindi il fluire dell’energia dal fuori (cosmo) fin dentro l’uomo, il quale deve essere in grado di riconoscerle e permettere la loro libera espressione.
Con il particolare sviluppo intellettuale avvenuto in Occidente durante il periodo Greco e Romano, il focus ritornarono ad essere le manifestazioni esterne, distaccando l’uomo dalla sua parte interiore.
Nonostante la spinta conoscitiva del mondo esterno fosse la motrice principale del pensiero occidentale, conoscere il proprio essere interiore con le sue molteplicità di energie rimaneva un traguardo ancora molto importante per molti pensatori come Socrate:
conosci te stesso.
Perché sono così importanti i Chakra?
La cultura orientale vede i chakra come dei porte che vanno aperte per permettere all’energia di fluire nel modo corretto in modo che l’essenza umana possa manifestarsi.
I chakra vengono associati ai fiori di loto e sono punti di riferimento per lo sviluppo della coscienza cosmica: queste loro caratteristiche li rendono molto importanti per il nostro equilibrio e benessere.
Ogni “ruota energetica” ha riferimenti a livelli diversi in molti ambiti come elementi archetipici, funzioni fisiologiche, fasi dello sviluppo, livelli di coscienza, ma anche colori e suoni e altro ancora.
Da qui possiamo capire la complessità che si cela dietro ognuno di essi, ma anche la semplicità con cui possono essere aperti o chiusi, trovarsi in equilibrio o disequilibrio.
I 7 Chakra
I chakra principali nel nostro corpo sono 7, anche se idealmente sono più di 100 e sommariamente possono essere identificati con i punti dei meridiani energetici cinesi.
Nel contesto di questo articolo divulgativo vedremo solo i 7 principali e più famosi:
- Primo Chakra Muladhara, il Chakra della base, del sostegno e della coesione: situato alla base della colonna, simboleggia il fondamento, l’esistenza, il senso di realtà ed essendo legato alla terra, la sopravvivenza.
- Secondo Chakra Svadhisthana, centro della croce o sacrale: situato in basso dietro gli organi sessuali è legato all’elemento acqua ed è il collegamento con i sentimenti e la sfera sessuale.
- Terzo Chakra Manipura, centro dell’ombelico o del plesso solare: regola il metabolismo, l’alimentazione, la volontà e le autonomie personali; è in collegamento col fegato, la milza e lo stomaco.
- Quarto Chakra Anahata, centro del cuore: è il Chakra centrale: collegato con l’amore, svolge un’attività molto importante da mediatore della psiche permettendoci di amare in modo profondo, di provare pietà e di riuscire a provare sensazioni di pace.
- Quinto Chakra Vishuddha, centro della comunicazione, della gola o del collo: è collegato con lo propria identità creativa, con la propria espressione e il suono.
- Sesto Chakra Ajna, centro del comando, della conoscenza e della saggezza: conosciuto anche come terzo occhio è collegato con la visualizzazione, la comprensione e le capacità psichiche.
- Settimo Chakra Sahasrara, centro della corona o del vortice: conosciuto anche come loto dai mille petali è legato al pensiero, alla consapevolezza pura, all’identità universale, all’autocoscienza.
Come si possono trattare i Chakra?
Le discipline e i trattamenti che fanno riferimento alla teoria dei Chakra sono molte e tutti gli approcci possono essere più o meno validi.
La più famosa disciplina è sicuramente lo yoga, oggi molto praticato anche in occidente.
Nella mia esperienza però utilizzo molto tecniche di riflessologia per stimolare i Chakra in modo efficace e naturale.
I migliori risultati si ottengono con la Riflessologia Plantare o con la Riflessologia Reflessage.