L’ernia inguinale è la più frequente tipologia erniatica e consiste nel fatto che una parte di viscere esca dalla sua sede addominale per andare a protrudersi nella zona pelvica portando a diverse sintomatologie specifiche.
Sintomi dell’ernia inguinale
Il sintomo più frequente è sicuramente la presenza di una tumefazione non per forza visibile fin da subito, che ha però una caratteristica specifica in quasi tutti i casi: è riducibile alla pressione.
I sintomi non sono uguali per tutti e l’ernia inquinale può quindi presentarsi in modo asintomatico, senza dolore, oppure con dolore da lieve a più intenso.
In generale i sintomi principali che possono far pensare alla presenza di un’ernia inguinale sono:
- La presenza di un rigonfiamento, spesso riducibile alla pressione
- Bruciore
- Dolore
- Pesantezza a livello della gamba
- Pesantezza a livello testicolare
- Difficoltà digestiva
- Dolore sotto sforzo
- Problemi a stare in piedi molto tempo
I disturbi si manifestano maggiormente in stazione eretta, anche durante una banale camminata nella quale però vengono comunque utilizzati i muscoli addominali, oppure con uno starnuto o colpo di tosse.
Per una diagnosi precisa però fate sempre riferimento al vostro medico o a uno specialista, mi raccomando.
Chi è maggiormente a rischio?
Statisticamente parlando gli uomini sono più a rischio delle donne (fino a 10 volte più frequente) a causa della diversa anatomia: nell’uomo infatti questa zona è attraversata da nervi e vasi sanguigni diretti al testicolo.
Questo fattore rende più accessibile all’ernia inguinale la “porta erniale”, apertura del canale inguinale nel quale normalmente non dovrebbe trovarsi l’intestino.
Altri fattori di rischio predisponenti sono sicuramente:
- La familiarità
- Le condizioni di sovrappeso o obesità
- Gli sforzi fisici eccessivi in particolare quando non allenati a dovere
- Lo stare in piedi per lunghi periodi
- La nascita prematura
- Una tosse cronica
- La fibrosi cistica
- Una gravidanza complicata
- La stitichezza o costipazione
Per quanto riguarda l’età, questa patologia può colpire adulti, ma anche anziani e bambini.
Cura medica dell’ernia inguinale
Ricordaimo subito che la diagnosi medica spetta allo specialista dopo un esame obiettivo accompagnato da un’ecografia.
La cura e la migliore strategia d’intervetno è, purtroppo, sempre l’operazione.
Questa infatti non è evitabile, ma solo rimandabile in quanto l’ernia inguinale tenderà sempre ad aumentare il suo volume, in tempi e modi diversi in base ai casi e ai soggetti coinvolti.
La nota positiva è che le operazioni ad oggi sono molto meno invasive, almeno per le ernie di piccole e medie dimensioni e spesso vengono eseguite in day hospital senza punti e con anestesia locale.
Lo scopo dell’intevento è quello di rinforzare attraverso l’applicazione di una retina di materiale biocompatibile la parete addominale del paziente.
Complicanze
Se l’operazione di per se non è molto pericolosa, esistono delle complicanze non da poco nel caso in cui l’ernia non venga tenuta sotto controllo e curata nel modo migliore.
Quando l’ernia inguinale si ingrossa infatti rischia di rimanere bloccata tra i tessuti da cui si è creata il varco.
Questa strozzatura può diminuire o bloccare l’afflusso di sangue all’intestino, cosa che porta alla sala operatoria in urgenza onde evitare una perforazione intestinale.
Molto meglio giocare d’anticipo e sfruttare il fattore preventivo andando dal proprio medico ai primi sintomi che possano far pensare alla presenza di un’ernia inguinale.
Rimedi e altri consigli utili
Partendo dal presupposto che a oggi non esiste un farmaco o un rimedio che possa guarire l’ernia inguinale senza l’operazione chirurgica, possiamo però tenere presente che, a discrezione del chirurgo, possono esserci delle tempistiche di attesa.
I consigli generali che si possono seguire, sempre sotto parere medico, sono:
- Utilizzo di mutandine elastiche specifiche
- Non sollecitare gli addominali in modo eccessivo (in base al proprio grado di allenamento)
- Fare attenzione a mantenere una dieta sana evitando stitichezza
- Tenere sotto controllo il propro peso, evitando di ingrassare
- Non sollevare pesi eccessivi e assicurarsi di avere una postura corretta
- Attenzione anche a sforzi involontari come tosse persistente e starnuti
Dopo l’intervento normalmente è possibile tornare a uno stile di vita normale in pochi giorni, anche se per allenarsi in modo leggero occorre aspettare almeno 2 settimane e per un allenamento completo pesante anche più di un mese.
Chiedete sempre a chi vi ha operato indicazioni più precise su queste tempistiche perchè ogni operazione è diversa.
Attenzione infine a non confondere i sintomi dell’ernia inguinale con quelli di altre patologie come la pubalgia ad esempio.