I sintomi della gastrite sono in genere molto ben riconoscibili, ma altre volte possono presentarsi in modo più subdolo e spesso difficilmente riconducibile ad un’infiammazione della parete e della mucosa gastrica (specialmente quando parliamo di gastrite silente).
La sintomatologia tipica è strettamente legata alla produzione di acidità e le sue conseguenze riguardano due tipologie di sintomi legati entrambi a doppio filo alla gastrite: la prima coinvolge essenzialmente l’organo stomaco e l’esofago, mentre la seconda tipologia di sintomi può arrivare a coinvolgere altri organi e parti del corpo più o meno distanti, ma sempre collegati in qualche modo con lo stomaco stesso.
I sintomi principali riguardanti lo stomaco
Come abbiamo detto questi disturbi riguardano essenzialmente lo stomaco e la sua funzione digestiva.
Possiamo avere in questo modo:
- il bruciore di stomaco che si avverte nella regione gastrica ed è probabilmente il fastidio più comune nella gastrite in fase acuta
- il reflusso gastroesofageo è una delle conseguenze più fastidiose della gastrite e si avverte quando sentiamo del liquido acido risalirci nella gola, a volte fino in bocca; è un disturbo molto fastidioso che può impedire di parlare in modo normale e che crea bruciori e dolori in gola e in bocca
- cattivo sapore in bocca e alitosi
- anche il gonfiore e l’aerofagia sono sintomi molto comuni
- abbiamo in oltre sensazione continua di nausee, vomito
- prestate particolare attenzione alla presenza di sangue nel vomito o nelle feci (in questo caso contattate subito il personale medico)
Altre sintomatologie legate alla gastrite
Non tutti forse sanno che molti sintomi apparentemente slegati dalla presenza della gastrite possono in alcuni casi essere una conseguenza indiretta di questa malattia.
Esistono quindi disturbi di altri apparati o organi che vengono coinvolti e che in genere sono correlati alle gastriti di tipo cronico:
- prima di tutto esiste la possibilità di una degradazione delle corde vocali e conseguente afonia, dovuti ai succhi e gas acidi che in alcune persone vengono a contatto con l’esofago (reflusso)
- quando al bolla gastrica si gonfia troppo, può dare una sensazione spiacevole di pesantezza a livello dello stern e sottosternaleo, oltre a difficoltà di respirazione, affaticamento precoce e in alcuni casi ernia iatale
- sempre in questo senso un eccessivo gonfiore dello stomaco può causare alcuni problemi come piccoli attacchi di asma e di tachicardia
- a volte anche l’intestino può non funzionare nel modo corretto a causa dell’acidità proveniente dallo stomaco, causando per esempio stitichezza, dolori intestinali e il non corretto assorbimento dei nutrienti (e sembrerebbe anche la causa di alcune intolleranze alimentari)
- alcuni casi di labirintite sono dovuti alla presenza di reflusso, aerofagia e gastrite; non si ha la certezza, ma si pensa che l’infiammazione del labirinto e i conseguenti giramenti di testa possano derivare da cause fisiche o nervose
- sulla falsa riga abbiamo anche problemi di udito e acufeni
- sembra che anche la gastrite sia una concausa di alcune forme di anoressia
In genere questi sintomi sono una conseguenza di quelli legati direttamente allo stomaco che abbiamo visto in precedenza, ma alcune volte la gastrite risulta silente, ossia non comporta sintomatologie gravose e sensibili a livello gastrico, ma può comunque creare squilibrio negli altri organi: in questi casi si possono avere disfunzioni in altri parti del corpo (come quelle viste prima) senza avere problemi rilevanti allo stomaco.
In questi casi però la digestione comunque non avviene nel modo corretto e risulta alterata: la persona tenderà quindi a sentirsi spesso stanca, spossata, in quanto i nutrienti non vengono digeriti nel modo corretto.
L’evoluzione dei sintomi della gastrite
Quando i sintomi si fanno sentire in genere cominciano con un gonfiore e bruciori allo stomaco nella regione sternale, accompagnati da difficoltà digestive che in genere si risolvono velocemente in uno due giorni.
Ci troviamo in questi casi in una fase acuta della gastrite, nella quale i sintomi compaiono specialmente dopo mangiato, in particolar modo quando se si salta la colazione, per un periodo breve e non hanno rilevanti conseguenza se non sullo stomaco stesso.
Il consiglio è quello di contattare il medico nel momento in cui questi sintomi si ripetano diverse volte alla settimana o al mese o comincino a perdurare per buona parte della giornata.
In una seconda fase la gastrite, quando non trattata ed eliminate le sue cause, tenderà a cronicizzare e a comportare tutta quella serie di sintomi che abbiamo elencato prima e che inizieranno con aerofagia, reflusso gastroesofageo, pesantezza, difficoltà respiratorie.
La situazione a questo punto può evolversi e provocare tutti gli altri sintomi che mancano all’appello come labirintiti e problemi intestinali e tutti gli altri.
Ricordiamo a tutti di non sottovalutare la gastrite specie in casi abbastanza seri e violenti, in quanto può essere un fattore di rischio di ulcere, che a loro volta lo sono per i tumori gastrici per esempio.
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