Internet, il computer, gli smartphone e tutto ciò che ci gira intorno, secondo il neuropsichiatra tedesco Manfred Spitzer, distruggerebbero il cervello dei nostri bambini.
Questo è quanto si evince dal suo nuovo libro digitale demenz (demenza digitale) che sta facendo molto discutere la Germania, un paese per altro molto digitalizzato e dipendente dalla rete; il professore spiega che secondo i suoi studi internet rende le persone stupide e di conseguenza il messaggio fondamentale che si evince è che i bambini è molto meglio se si divertono con le attività manuali invece che con ipad!
Spieghiamoci meglio
Partendo dal presupposto che tutto ciò che facciamo lascia una traccia nel nostro cervello, pensiamo a come i collegamenti neuronali nella memoria che si instaurano nei primi anni di vita di un bambino siano le fondamenta di tutta la sua creatività, di quello che imparerà strada facendo.
La base del successo della nostra specie in questo mondo si chiama neuroplasticità che altro non è che la capacità della nostra mente di adattarsi e trovare soluzioni ai vari problemi che ci si parano davanti. Questa enorme potenzialità si sviluppa col tempo a partire da quando siamo piccoli e se lo sviluppo dell’intreccio della memoria si basa su internet e sulla tecnologia, questo ha effetti negativi sull’apprendimento.
Il multitasking
Quando sentiamo parlare di multitasking ci viene in mente una cosa bella, la capacità di fare più cose contemporaneamente: l’utilizzo del cellulare mentre si naviga in internet, la capacità di ascoltare un discorso mentre si gioca a un videogioco, scrivere un sms mentre si utilizza una chat o si scrive una mail.
Il problema è che il nostro cervello non funziona esattamente come un processore dual core o quad core di un computer: il nostro cervello continua a passare da un’azione all’altra, in continuazione per riuscire a compiere tutte le richieste che gli facciamo, ma a un prezzo: se questa attività viene svolta molte ore al giorno (6-8) si possono avere problemi di concentrazione e attenzione.
Infatti molti dei compiti fondamentali del nostro ingegno vengono sempre più affidati al computer, ai tablet, ai cellulari provocando nei bambini e ragazzi conseguenti effetti negativi sulla memoria, sulla concentrazione e sulla capacità si risolvere problemi presenti e futuri.
La soluzione
Per risolvere questo problema la soluzione è molto semplice: prediligere i giochi manuali e bandire i media digitali dalle scuole, o almeno questo è quanto arriva a concludere il professore; secondo me, come sempre, basta trovare un equilibrio: cercare di limitare l’apporto tecnologico e favorire più i giochi all’aria aperta è sicuramente una cosa saggia in un’era come la nostra costellata di problemi legati al poco movimento, ma da questo a demonizzare internet mi sembra un passo più lungo della gamba.
Forse il problema siamo anche un po’ di noi adulti, che forse dovremmo metterci un po’ la mano sul cuore e farci un piccolo esame di coscienza.
Quindi per concludere potremmo dire che i bambini dovrebbero uscire di più e non essere piazzati davanti alla televisione o al computer, ma anche gli adulti dovrebbero mettere fuori il naso dalle loro tane, vivere meglio all’aria aperta, muoverci di più e magari, per chi è genitore, farlo proprio insieme ai propri figli: una passeggiata in montagna, una partita a calcio o a pallavolo porteranno sicuramente giovamento a tutta la famiglia!