La tendinite del sovraspinoso è una patologia che coinvolge l’articolazione della spalla, consistente in una infiammazione e probabile conseguente degenerazione del tendine del muscolo sovraspinato.
Il tutto purtroppo accompagnato da sintomi dolorosi spesso molto intensi e da limitazione funzionale anche nella attività di vita quotidiana più semplici e banali come vestirsi, lavarsi o pulire.
I sintomi della tendinite del sovraspinato
Quando siamo in presenza di un’infiammazione a carico del muscolo sovraspinoso il sintomo principale è sicuramente il dolore.
Questo aumenta durante molti movimenti della spalla, in particolare quando chiediamo l’abduzione del braccio.
In molti casi le fitte avvertite impediscono proprio l’inizio del movimento di abduzione: secondo una corrente di pensiero infatti, il sovraspinoso sarebbe lo starter di questo movimento (il dolore tende a svanire nei gradi finali del movimento).
Attraverso la sua azione di centratore della testa dell’omero permetterebbe al muscolo deltoide di sviluppare la forza necessaria a completare il movimento in modo funzionale.
Il dolore avvertito proprio sulla zona del tendine del sovraspinoso, non raramente è accompagnato anche da una sensazione di bruciore o calore.
Entrambi questi sintomi, dolore e bruciore, possono essere sentiti sia sulla zona del muscolo stesso, tra spalla e collo, sia livello del deltoide, fino ad arrivare come dolore riferito all’altezza della metà dell’omero, ma senza arrivare mai al gomito.
Un’altro grande problema che accompagna questa patologia è l’impossibilità funzionale in gesti banali come vestirsi, prendere il portafoglio, pettinarsi o anche semplicemente scrivere.
Se queste limitazione sono molto fastidiose, la cosa che i paziente lamentano maggiormente quando presente è la difficoltà nel dormire a causa del dolore notturno molto intenso.
La persona fatica a trovare una posizione antalgica, spesso senza risultati e trovandosi a fronteggiare un’insonnia forzata.
Infine una caratteristica che spesso compare è il dolore anche a riposo di giorno, forse anche di più di notte.
Riassumendo quando abbiamo a che fare con una tendinite del muscolo sovraspinoso troviamo:
- Dolore che si accentua al movimento, specialmente in abduzione
- Dolore e a volte bruciore tra collo e spalla che può irradiare fino a metà omero
- Limitazione funzionali in attività di vita quotidiana
- Dolore notturno e insonnia
Cause e fattori di rischio
Ci sono persone che sono maggiormente predisposte a soffrire di dolori alla spalla e in particolare di una delle patologie più frequenti di questa articolazione come è la tendinite del sovraspinoso.
Per quanto riguarda questo problema ortopedico possiamo dire che le cause maggiori sono:
- Un acromion di forma non fisiologica (uncinato)
- Passaggio poco agevole tra l’acromion e la testa dell’omero causato dalla conformazione della spalla o dall’ispessimento dei tendini
- Tessuto cicatriziale sul muscolo sovraspinoso (dovuto a lesioni pregresse)
- Posture sbagliate mantenute nel tempo
- Pratica di sport che necessitano di sforzi con il braccio sopra la testa come la pallavolo, lo squash, il tennis o la pole dance
- Eseguire lavori al computer con utilizzo del mouse o lavori che impongono di tenere la mano al di sopra della testa
- Artrite reumatoide
- Una caduta sulla spalla in particola modo nelle persone anziane
Oltre ai fattori genetici di conformazione ossea articolare, fate molta attenzione se fate lavori o praticate sport che vi impongono di eseguire molti movimenti, peggio se bruschi e ripetitivi, con il braccio in elevazione sopra il livello della spalla (battuta nel tennis, schiacciata nella pallavolo…).
Diagnosi e terapia medica
Quando il dolore non passa o diventa troppo intenso la prima cosa da fare è recarsi dal medico o dal fisioterapista di fiducia, in modo da capire quale sia la situazione e valutare gli eventuali interventi da fare.
In caso di necessità sarà il medico competente a fare un’attenta diagnosi e alla necessità richiedere un’ecografia o una risonanza magnetica.
In base alla diagnosi ottenuta le strade da percorrere sono essenzialmente due:
- Un trattamento conservativo
- Un’operazione chirurgica
L’operazione chirurgica è più consigliata nei pazienti giovani, mentre in genere si cerca di evitare nei pazienti più anziani.
In soldoni e molto in generale l’ortopedico rimuove il tessuto con il danno fissando in seguito il tendine all’osso, anche se esistono altre tipologie di intervento più complesse.
Il trattamento conservativo fisioterapico
Il trattamento fisioterapico conservativo consiste nel riuscire a controllare il dolore attraverso tecniche massoterapiche (lavorando ad esempio sulle contratture antalgiche) e mobilizzazioni passive per portare due esempi.
Una volta riguadagnato un buon grado di funzionalità dell’articolazione il lavoro viene spostato sui muscoli della cuffia dei rotatori e sugli stabilizzatori della scapola.
Lo scopo è quello di donare alla spalla del paziente un maggior controllo durante i movimenti, mantenendo l’omero più centrato e stabile e impedendo la risalita della testa dell’omero sull’acromion.
Solo con l’esercizio specifico terapeutico costante è possibile evitare in questo modo un eventuale altro impingement subacromiale (conosciuto spesso anche come sindrome da conflitto subacromiale), che potrebbe riscatenare la sintomatologia.
Un buon lavoro fisico prevede l’utilizzo di diversi strumenti, come elastici, palle, palloni Bobath, bastoni e pedane o dischi propriocettivi, come anche trx o altri strumenti più complessi.
L’importante è il rispetto della fisiologia articolare, il rispetto del dolore del paziente e la propedeuticità degli esercizi.
Alcuni aspetti interessanti
Un aspetto molto importante e spesso trascurato è proprio il lavoro propriocettivo della spalla, imprescindibile personalmente per evitare recidive.
Quando il paziente è uno sportivo risulta molto utile far eseguire esercizi che richiamino i movimenti, corretti, del gesto atletico, cercando di migliorarne la fisiologia e di evitare situazioni o movimenti lesivi.
Fondamentale attenzione va portata anche sulla postura della persona (come la tendenza a tenere le spalle chiuse), cercando di conseguenza di correggere questi vizi con esercizi di ginnastica posturale (con attenzione anche alla respirazione corretta e al diaframma).
Insieme alle terapie fisioterapiche è possibile affiancare anche trattamenti alternativi complementari come l’agopuntura, la riflessologia plantare o il Metodo Reflessage, perfetti per riequilibrare il corpo e favorire la guarigione.
Anche l’utilizzo del Kinesio Taping può essere utile per contrastare il dolore durante i movimenti, rinforzare il muscolo e favorire l’esecuzione degli esercizi.
Se la tendinite non viene curata per tempo il sovraspinoso tenderà a degenerare nel tempo, portando a calcificazioni o nei casi peggiori a lesioni anche complete.
Quando un paziente ha una tendinite del sovraspinato spesso anche un altro muscolo della spalla risulta in sofferenza: a una valutazione più approfondita è quindi facile imbattersi anche in un’altra sindrome della spalla, quella della tendinite del capo lungo del bicipite brachiale.